E’ saltata per motivi tecnici -scrive l’Ansa- la testimonianza in video collegamento di Luis Suarez nel processo in corso davanti al tribunale di Perugia per quello che era stato considerato l’esame “farsa” per la certificazione della conoscenza dell’italiano sostenuto all’Università per Stranieri del capoluogo umbro nel settembre del 2020. L’attaccante è teste comune ad accusa e difese.

Attualmente l’ex Barcellona vive negli Stati Uniti dove gioca con l’Inter Miami. Suarez come noto è stato a lungo obiettivo di mercato della Juventus. E’ già stato sentito in video-conferenza dai pm del capoluogo perugino nel corso delle indagini, sempre come testimone.

Suarez e quell’esame all’Università per Stranieri…

Il 17 settembre del 2020 Luis Suarez svolse un esame presso l’Università per Stranieri di Perugia, per ottenere la certificazione linguistica e quindi la cittadinanza italiana, per via di un possibile approdo in serie A. La Juventus infatti era sulle sue tracce, ma non aveva slot liberi per gli extracomunitari. Il bomber uruguagio quindi tentò di ottenere la cittadinanza tramite il famoso esame.

Suarez, ecco come andò quella giornata

Luis Suarez era arrivato alle 15.33 in taxi alla palazzina Prosciutti del campus dell’Università per Stranieri di Perugia, sede del Centro per la Valutazione e Certificazione Linguistica dell’ateneo.

Il calciatore era stato accolto dalla Rettrice dell’ateneo, dal direttore generale e dalla direttrice del centro CVCL, per poi essere esaminato da due docenti. L’esame aveva riguardato la valutazione delle quattro abilità linguistiche: produzione orale e scritta e comprensione orale e scritta.

Suarez si era detto molto soddisfatto del corso svolto in preparazione dell’esame, ed i suoi esaminatori hanno confermato che il candidato uruguaiano si era dimostrato all’altezza della prova, superando l’esame.

Suarez e quel morso a Chiellini…

Luis Suarez è famoso soprattutto in Italia anche per il morso rifilato sulla spalla di Giorgio Chiellini in Italia-Uruguay (Mondiale brasiliano del 2014). Un torneo che tutti ricordano, visto che gli azzurri furono eliminati proprio alla fase ai gironi dagli uruguagi (gol di Godin).

Un gesto che è rimasto nella testa di tutti i tifosi italiani, con Chiellini che andò subito dal direttore di gara, che pure non accorgendosi dell’accaduto, non sanzionò in alcun modo l’attaccante uruguayano. Che intuì immediatamente di averla combinata grossa, tanto da affermare tempo dopo di aver capito in quel preciso istante che il suo Mondiale sarebbe finito presto.

Ebbene, la FIFA lo squalificò per 9 giornate, battendo il record di 8 turni inflitti a Mauro Tassotti nel 1994 dopo quella gomitata rifilata a Luis Enrique nei quarti contro la Spagna (Usa ’94).

Suarez e l’addio alla Nazionale

Non è passato molto dall’addio di Luis Suarez alla nazionale dell’Uruguay. L’attaccante lo annunciò a settembre in lacrime in una conferenza stampa con queste parole: “E’ difficile dirlo, ma quella di venerdì sarà per me l’ultima partita con l’Uruguay. Ho pensato molto alla cosa, è dura, ma è anche il momento giusto. Giocherò questa gara con maggiore tranquillità e scenderò in campo come se fosse la prima. Mi hanno insegnato che va dato tutto per la Nazionale e darò tutto fino a venerdì senza avere nulla da rimproverarmi. Il morso a Chiellini ha rappresentato il mio errore più grande. Ne ho commessi, ma ho sempre cercato di rialzarmi senza mai arrendermi. Mia moglie? Lei sopporta tutto e la ringrazio per questo. Sono sicuro che oggi si arrabbierà di nuovo perchè ho pianto, ma era impossibile non farlo”.

Era il 7 febbraio 2007 quando un giovanissimo Luis Suarez, all’epoca al Groningen in Olanda, si apprestava ad esordire con la camiseta celeste dell’Uruguay, nella vittoria per 3-1 contro i “cafeteros” della Colombia. Da quel momento solo numeri stratosferici per lui: 142 presenze, 69 gol, 39 assist all’attivo, 4 partecipazioni ai Mondiali e 5 alla Copa America.