Il 14 dicembre 2024, Gubbio sarà al centro di un evento culturale di rilevanza storica e religiosa con la presentazione del libro “Vita Sancti Ubaldi”, un testo cinquecentesco dedicato alla vita del patrono della città, sant’Ubaldo Baldassini. La presentazione si terrà alle ore 15.30 presso la sala convegni dell’Hub Hotel in via Perugina, alla presenza di illustri studiosi che hanno contribuito a far luce su una delle opere più rare e preziose legate alla figura del santo vescovo.
La “Vita Sancti Ubaldi”, scritta nel 1520 dal canonico regolare Stefano Serva da Cremona, era considerata introvabile da secoli. Il ritrovamento del manoscritto presso il Seminario vescovile di Como, grazie all’interessamento di monsignor Saverio Xeres, ha permesso di riportare alla luce un’opera fondamentale per approfondire la conoscenza delle virtù e della vita del santo patrono di Gubbio. La scoperta è il risultato del lavoro del professor Alberto Calderini, che ha individuato il testo e avviato una collaborazione con studiosi eugubini e non solo.
La Fondazione – Centro studi “Nicolò Rusca” di Como, ha prodotto copie digitali di alta qualità che hanno facilitato l’opera di studio, trascrizione e traduzione del manoscritto. Questo processo, durato quasi due anni, è culminato nell’edizione di un volume che rappresenta una pietra miliare per gli studi storici e religiosi su sant’Ubaldo.
Ubaldo Baldassini, vescovo di Gubbio, fu figura centrale nella storia religiosa e culturale della città
Sant’Ubaldo Baldassini, vescovo e patrono di Gubbio, è una figura centrale nella storia religiosa e culturale della città. Celebrato per le sue virtù di pastore e per il suo ruolo di custode spirituale e morale, sant’Ubaldo è ricordato anche come mediatore e pacificatore in momenti di grande tensione sociale. La “Vita Sancti Ubaldi” di Stefano Serva fornisce un resoconto dettagliato della sua vita, approfondendo aspetti della sua santità e del suo impegno pastorale trascurati o dimenticati nel corso dei secoli.
Il testo offre anche una visione della devozione popolare e delle tradizioni legate al santo, contribuendo a delineare il legame profondo tra sant’Ubaldo e la comunità eugubina, che si manifesta ancora oggi nelle celebrazioni del 15 maggio, giorno della Festa dei Ceri.
La presentazione del volume è il risultato di un lavoro corale, che ha coinvolto studiosi di diverse discipline. La trascrizione e la traduzione del manoscritto sono state curate dal professor Luca Cardinali, affiancato dagli approfondimenti di altri esperti come il professor Alberto Luongo, il dottor Enrico Barbi e don Pietro Benozzi, canonico regolare lateranense e vicerettore della basilica di Sant’Ubaldo.
Il professor Stefano Brufani, ordinario di Studi francescani e Storia del cristianesimo medievale all’Università di Perugia, presenterà il volume sabato 14 dicembre. Brufani, noto per le sue ricerche sul cristianesimo medievale, offrirà una panoramica sull’importanza storica e culturale della “Vita Sancti Ubaldi”, sottolineando il contributo che questa opera offre alla comprensione del ruolo di sant’Ubaldo nella storia della Chiesa eugubina e oltre.
Il manoscritto della Storia Sancti Ubaldi è stato ritrovato a Como
Il ritrovamento del manoscritto a Como non è solo una coincidenza fortunata, ma rappresenta un ulteriore tassello nel legame storico tra due città unite dalla spiritualità e dalla cultura. Il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, 60esimo successore di sant’Ubaldo, ha collaborato strettamente con monsignor Xeres per rendere possibile questa importante scoperta. L’opera è stata successivamente valorizzata dal Centro studi ubaldiani, che ha promosso il progetto editoriale con il supporto della Chiesa eugubina, del Comune di Gubbio e della Biblioteca Sperelliana.
Già pochi anni dopo la sua pubblicazione nel 1520, la “Vita Sancti Ubaldi” era considerata rara, come testimoniano le cronache del tempo. L’eugubino Gabriele Gabrielli, vissuto nello stesso periodo, documentò l’importanza e la difficoltà di reperire questo volume, che oggi torna finalmente alla luce grazie all’impegno di studiosi e istituzioni.
Il volume presentato sabato contiene quattro saggi che approfondiscono diversi aspetti del manoscritto, dalla sua origine storica al contenuto teologico, offrendo un quadro completo e approfondito della vita e delle virtù del santo.
La presentazione della “Vita Sancti Ubaldi” non è solo un evento accademico, ma un’opportunità per rafforzare l’identità culturale e spirituale di Gubbio. La città, nota per il suo patrimonio storico e le sue tradizioni, continua a distinguersi per il suo impegno nella valorizzazione delle proprie radici. L’evento del 14 dicembre rappresenta un momento di riflessione e celebrazione per la comunità, che si riunisce intorno alla figura del suo patrono per riscoprirne l’eredità e il messaggio.
Il ritrovamento e la pubblicazione della “Vita Sancti Ubaldi” segnano un momento storico per Gubbio e per gli studi su sant’Ubaldo. Grazie al lavoro congiunto di studiosi, istituzioni e comunità, questo prezioso manoscritto torna a essere una fonte di ispirazione e conoscenza, contribuendo a rafforzare il legame tra la città e il suo santo patrono.