Il Natale si avvicina rapidamente e con esso cresce la ricerca del regalo perfetto, quello che riesca a sorprendere e commuovere amici e familiari, rendendo omaggio al legame che vi unisce. E quale dono migliore di un buon vino, il regalo ideale per le festività natalizie, capace di accompagnare momenti di convivialità e arricchire le cene festose con un tocco di classe.
Ma come scegliere il vino giusto per un’occasione così speciale? Quali etichette non dovrebbero mancare sotto l’albero per stupire chi lo riceverà e rendere ancora più memorabile questo Natale? Restate con noi per scoprire le migliori proposte e trovare il regalo perfetto per queste feste.
Il Sagrantino di Montefalco
Il Sagrantino di Montefalco è uno dei simboli enologici più celebri e apprezzati dell’Umbria, che si è guadagnato nel tempo un posto d’onore nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale.
Le prime tracce documentarie del Sagrantino risalgono al XVI secolo, conservate nell’archivio notarile di Assisi. Si ritiene che il vitigno fosse coltivato dai frati francescani, che ne producevano un passito destinato ai riti religiosi, da cui il nome “Sagrantino”. Sin dal Trecento, gli statuti comunali di Montefalco proteggevano la vite e il vino, con una specifica ordinanza del 1540 che fissava la data ufficiale d’inizio della vendemmia. Questa tradizione secolare è ancora celebrata dalla Confraternita del Sagrantino, che ogni settembre dà il via alla vendemmia con una cerimonia che coinvolge cittadini e visitatori, omaggiando la storica ordinanza comunale.
Negli anni Duemila, l’evento “Enologica Montefalco” ha permesso a un pubblico sempre più vasto di scoprire e degustare le annate di Montefalco Sagrantino DOCG e Montefalco Rosso DOC, grazie alla partecipazione dei principali produttori locali. Oggi, il Sagrantino è considerato uno dei vini italiani più prestigiosi, accanto a icone come il Brunello di Montalcino, il Barolo, l’Amarone della Valpolicella e il Taurasi. La sua struttura, la straordinaria capacità di invecchiamento e la varietà di aromi distintivi ne fanno un protagonista indiscusso nel panorama enologico.
Il Sangiovese
Il Sangiovese, uno dei vitigni a bacca nera più diffusi in Italia, è arrivato in Umbria solo alla fine dell’Ottocento, ma ha rapidamente trovato terreno fertile, tanto da occupare oggi circa un quinto delle terre dedicate alla viticoltura. Su di esso circolano molte teorie suggestive, ma le ricerche genetiche sono chiare: il Sangiovese ha legami più stretti con i vitigni del Sud Italia che con quelli del Centro.
Si tratta di una varietà estremamente particolare e interessante, conosciuta per la sua capacità di adattarsi ai diversi terreni, sebbene non tolleri bene il freddo intenso e l’umidità. A seconda della vinificazione, le uve di Sangiovese possono dare vita a vini strutturati e corposi, adatti a un invecchiamento lungo, o a etichette più fresche e facili da bere, ideali per il consumo quotidiano.
Dopo la fermentazione, il vino affina per almeno tre mesi in bottiglia, acquisendo eleganza e complessità. Al calice, si presenta con un intenso rosso rubino, arricchito da profumi di confettura di frutti rossi e fiori appassiti. Perfetto in abbinamento con piatti dai sapori decisi, il Sangiovese è la scelta ideale per esaltare le carni arrosto, stracotti e formaggi a lungo stagionatura.
Il Grechetto
Sebbene possa sembrare una scelta scontata, il Grechetto merita senza dubbio di essere annoverato tra i grandi vini umbri, testimone di una tradizione vinicola che affonda le radici nelle terre greche e che oggi si erge come uno dei simboli enologici più rappresentativi della regione. Questo vino incarna la raffinatezza e la versatilità degli abbinamenti tipici della cucina umbra, rivelandosi un elemento imprescindibile per esaltare piatti dai profili morbidi e ricercati.
Le uve di Grechetto si distinguono per grappoli di dimensioni medio-corte, dalla forma piramidale e compatta, spesso arricchiti da due piccole ali laterali. Gli acini, di piccole dimensioni e forma ovoidale, sono avvolti da una buccia spessa di un vivace giallo-verde e giungono a maturazione generalmente verso la seconda metà di settembre, garantendo una raccolta ideale per la vinificazione.
Il Grechetto si presenta con un luminoso giallo paglierino, sfumato da riflessi verdognoli, anticipando una struttura aromatica al naso ben definita e complessa. Vinificato in purezza, esprime note di mela, pera, nocciola e frutta tropicale, armonizzate da sentori floreali di biancospino, ginestra, camomilla e acacia, conferendo al vino un profilo olfattivo elegante e raffinato.