Una vacanza per staccare completamente la spina, per ricaricarsi e per tornare in contatto con la natura e con sé stessi. L’Umbria può e i dati incoragginati sul turismo lo confermano. Sono sempre più numerosi coloro che scelgono il cuore verde d’Italia quale meta privilegiata per vacanze green e sostenibili, all’insegna della consapevolezza e del rispetto per l’ambiente. Per andare incontro a una richiesta che si dirige con decisione verso destinazioni lente, in Umbria, già dalla fine del 2022, si è costituita la Rete di imprese agrituristiche e del turismo rurale dal nome “Viaggio nel cuore dell’Umbria“. Si tratta di un network fra vari operati che lavorano in sinergia allo scopo di promuovere un nuovo modo di valorizzare il territorio, basato sulla riscoperta degli attrattori naturalistici, dell’enogastronomia territoriale oltre che dei borghi minori e meno battuti e delle bellezze culturali diffuse nell’intero territorio.

Le risorse naturali dell’Umbria: le aree ‘Natura 2000’ tra turismo e salvaguardia

L’Umbria è una terra ricchissima di paesaggi incantevoli dove la natura è ancora nella sua dimensione più incontaminata e autentica. Tra le varie peculiarità del cuore verde d’Italia c’è, ad esempio, quella di essere la regione italiana dove il rapporto tra superficie territoriale e superficie boschiva è più alto, attestandosi al 49% sul totale del territorio. Negli ultimi 80 anni i boschi dell’Umbria sono cresciuti costantemente, un segno tangibile della volontà di preservazione del patrimonio verde quale bene comune, sia per gli abitanti che per i visitatori.

In questo senso, tra i siti di maggior pregio, si collocano le ‘Aree Natura 2000’, istituite dall’Unione Europea a partire dal 1992 quali zone deputate alla conservazione della biodiversità. In questi luoghi, riconosciuti di interesse comunitario, si sviluppano habitat unici dove prosperano specie animali e vegetali che altrimenti rischierebbero di scomparire. Le Aree Natura 2000 accolgono specie in pericolo di estinzione, rare o endemiche, che hanno un’area di distribuzione ridotta o, ancora, costituiscono esempi di tipicità.

L’Italia è fra i Paesi europei quello maggiormente ricco di biodiversità con oltre 2.500 siti censiti nell’ambito della Rete Natura 2000. In Umbria ne sono stati individuati ben 103 che coprono circa 140mila ettari del territorio regionale. Ed è proprio su queste aree che si concentra l’iniziativa promossa dalla Rete delle imprese agrituristiche e del turismo rurale.

Il marchio ‘Green Holidays’ e il ruolo degli operatori come custodi della natura

In collaborazione con Confagricoltura Umbria e con il CAI, il Club alpino italiano, la Rete ha recentemente aderito al bando “Psr Umbria 2016-2020, misura 16.3.3” per promuovere la sinergia tra piccoli operatori agrituristici e del turismo rurale, tour operator e altri soggetti privati. Il marchio ‘Umbria Green Holidays‘ è l’epicentro verso cui convergono tali impegni.

L’obiettivo è la creazione di un turismo consapevole e sostenibile nelle aree Natura 2000 in un circolo virtuoso che coniuga la conservazione con il potenziale economico delle risorse naturali tutelate. Dal connubio tra necessità della preservazione della biodiversità e la sua scoperta consapevole, trae forza questo progetto. La visione che lo ispira è infatti particolarmente interessante e innovativa. Quella dell’Umbria come un unico e grande Parco naturale diffuso, un mosaico di Aree Natura 2000 in cui gli operatori agrituristici e del turismo rurale giocano il ruolo di interpreti-custodi rispettando e preservando l’ambiente.

La Rete ha creato per i turisti dei pacchetti con esperienze di qualità, dove a disposizione ci sono anche guide esperte e certificate in grado di proporre splendidi itinerari nella natura per tutti. In questo, la collaborazione del CAI è di fondamentale importanza sia per la comprovata conoscenza di guide e volontari sia per il lavoro che svolgono costantemente per la manutenzione e la pulizia della rete sentieristica.