Stefano Bandecchi alza il livello della protesta per l’esclusione del nome e del simbolo di Alternativa Popolare dai sondaggi per le elezioni Europee. L’ultimo episodio di quello che il segretario nazionale di Ap e sindaco di Terni considera un vero e proprio “oscuramento mediatico” è relativo all’edizione cartacea odierna de il Corriere della Sera. Dove vengono elencati e presentati i programmi politici di tutti i partiti che si presenteranno alle elezioni Europee. Tutti, tranne uno, quello di Alternativa Popolare.
Stamane Bandecchi è intervenuto durante il giornale radio di Radio Cusano Campus, e ha tuonato: “Noi non siamo stati citati, c’è una grave violazione della democrazia. Alternativa Popolare è l’undicesimo partito che ha presentato le proprie liste in tutte le circoscrizioni, facendo parte del Partito Popolare Europeo. La Cassazione lo ha confermato, nonostante una legge del 24 marzo scritta male ci voleva esclusi. Non è democrazia, è dittatura. È inspiegabile che tutti i partiti, tranne il nostro, vengano presentati, sondati o pubblicati sui media, per loro è tutta pubblicità“.

Bandecchi e i sondaggi: il segretario nazionale di AP scrive a Mattarella e alla premier Meloni

Il Corriere cita tutti, tranne noi ed è ingiusto – attacca il segretario nazionale di AP -. Per questo stiamo scrivendo al Presidente Mattarella per informarlo e chiedere spiegazioni. Lo faremo anche col Parlamento Europeo. Alternativa Popolare è tirata fuori da ogni gioco, perché tra un paio di giorni terminerà il periodo dei sondaggi e questa è una situazione voluta dai partiti di maggioranza. Chi conosceva il partito di Cateno De Luca? Chi sapeva del partito di Santoro che è nato l’altro ieri? AP è totalmente ignorato, nessuno ci ha fatto parlare specialmente nell’ultimo mese“.
Bandecchi ne ha anche per la premier e per gli altri partiti del centrodestra. Anche con quelli appartenenti, come Alternativa Popolare, al PPE. Una affiliazione che – condivisa con Forza Italia – genera i sospetti del segretario.
La Meloni dovrebbe chiedere scusa – sostiene-. La Premier dovrebbe stimolare il confronto, non dovremmo farci i dispetti. Ma tanto lei deve capire che non resterà presidente del Consiglio per tutta la vita. Anzi tra un po’ ci sarò io al suo posto e lei si metterà di lato. Sono parecchio alterato. Anche Forza Italia dice di essere l’unico partito che fa parte del PPE, in realtà ci siamo anche noi. Dalla maggioranza ci odiano. Ma me la prendo con la Meloni perché dovrebbe fare la donna democratica…”.

Europee 2024, anche il Presidente di AP, Paolo Alli, parla di discriminazione e censura

Con il presidente del Partito, Paolo Alli, Stefano Bandecchi ha diffuso una nota congiunta, nella quale viene denunciata la grave situazione di discriminazione e censura nei confronti di AP e del suo segretario.
Scriveremo oggi una lettera dettagliata all’unico vero garante della democrazia, il presidente della Repubblica Mattarella – dicono i due vertici di AP -. Ormai succede su quasi tutte le testate nazionali da mesi: vengono citati tutti i partiti tranne Alternativa Popolare-PPE. Da settimane è noto che AP è in campo in tutte le circoscrizioni, ma i media nazionali ci ignorano e ci oscurano. I sondaggisti non ci sondano e, se ci sondano, i giornali non pubblicano il dato rilevato su AP“.
Bandecchi e Alli mettono in fila quanto accaduto finora. “Sulla scia del tentativo di estrometterci dalle elezioni, adesso viene perpetrata una violenta censura, un vero e proprio oscuramento, molto sospetto. I media nazionali fanno a gara per nasconderci. Questa è democrazia? La libertà di stampa vale solo per i forti e potenti? Esiste una stampa libera dai diktat della politica? Faremo valere le nostre ragioni e i nostri diritti scrivendo all’unico vero garante della nostra democrazia, il presidente Mattarella. E denunceremo a tutti gli enti preposti, a partire da AgCom, la vergognosa e preoccupante censura cui siamo regolarmente sottoposti“.