L’Italia si ferma ancora. A nulla è valsa la decisione del vice premier Matteo Salvini di precettare anche lo sciopero odierno. Il Tribunale amministrativo regionale, nella giornata di ieri, ha dato ragione ai sindacati che scenderanno in piazza contro il governo Meloni. La protesta di 24 ore indetta dall’Unione Sindacale di Base (Usb) coinvolge vari settori pubblici e privati: dalla scuola alla sanità. A fermarsi per l’intera giornata sono anche i lavoratori del trasporto pubblico. Tutto fermo fino alla mezzanotte. Come nel resto d’Italia, anche l’Umbria è coinvolta, ma al momento non si registrano grosse criticità.

Perugia, qualche treno cancellato in stazione

La giornata ovviamente sta scorrendo come tutte le altre. C’è qualche piccolo disagio a Perugia, ma niente di particolare. Alla stazione di Fontivegge sono stati cancellati diversi treni, ma come detto non vengono segnalati affollamenti o disagi ai passeggeri. Le uniche vere e proprie preoccupazioni sembrano avere quindi riguardato solo le modalità di rimborso dei biglietti. Nello scalo è comunque presente personale di Trenitalia che fornisce e fornirà assistenza a tutti coloro che ne avranno bisogno.

Liviabella: “Scioperano tutti, anche chi non lo ha mai fatto”

“Lo sciopero sta andando benissimo pure in Umbria anche perché stanno incrociando le braccia lavoratori che non hanno mai scioperato negli ultimi 20 anni -dice all’Ansa Gianluca Liviabella, Usb lavoro privato-settore Tpl.

“L’iniziativa del ministro Salvini e poi la vittoria al Tar ha fatto scattare la scintilla -ha aggiunto-. Adesioni allo sciopero altissime a Perugia, secondo Liviabella: “in particolare nel Tpl ma anche nelle ferrovie e in tutti i settori dove siamo presenti”. In Umbria però non si registrano forti disagi: “Molti cittadini ci chiamano e noi diamo indicazioni di come muoversi” spiega ancora Liviabella.

“Chiaramente -sottolinea sempre all’Ansa il responsabile dei trasporti in Umbria- noi siamo nella norma e rispettiamo le fasce di garanzia ma se ci sono disagi a crearli è stato molto di più il precetto del ministro che ha disorientato i cittadini, visto che dalle 24 ore di sciopero iniziali con previsto rispetto delle fasce hanno poi saputo delle quattro ore per poi tornare infine alle 24 dopo la vittoria al Tar. Una bella giornata per la democrazia e per i lavoratori” -ha concluso il rappresentante Usb-.

Le motivazioni della protesta

Come si legge nel comunicato di Usb, obiettivo dell’agitazione è quello di “contrastare una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola”. Per la sigla sindacale autonoma, “è ora di convocare uno sciopero generale che coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e metta in movimento anche il resto della società, perché le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sul lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra”.

Usb soddisfatta della decisione del Tribunale

“Domani lo sciopero è generale, regolare e legittimo e durerà 24 ore anche nei trasporti. Per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia. È quindi smentita l’arroganza del ministro Salvini. Domani sarà una bella giornata per la democrazia”.