Sami Modiano è uno tra gli ultimi testimoni diretti dell’Olocausto. Sopravvissuto agli orrori del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, ha speso la sua esistenza per mantenere viva quella memoria, promuovendo instancabilmente i valori di pace e giustizia soprattutto tra le giovani generazioni. Dal 2023, a lui e alla senatrice a vita Liliana Segre, il Consiglio comunale di Orvieto ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria, quale attestato di profonda stima e ammirazione. Oggi, nel Giorno della Memoria, Sami Modiano ha voluto inviare ai giovani orvietani un videomessaggio. Un monito e un invito alla pace nonostante la distanza fisica. Per la giornata di oggi, in memoria dei milioni di vittime della Shoah le bandiere del Palazzo comunale di Orvieto saranno esposte a mezz’asta.
Sami Modiano agli studenti di Orvieto: “Che i vostri occhi non vedano mai quello che ho visto io ad Auschwitz-Birkenau“
“Ai concittadini dico che sono diventato anch’io un cittadino di Orvieto – così Sami Modiano nel suo lucido videomessaggio -. Porto rispetto per quello che hanno fatto e che faranno ancora, specialmente auguro agli studenti di Orvieto che non possano vedere mai quello che hanno visto i miei occhi ad Auschwitz-Birkenau“.
Modiano, classe 1930, è nativo dell’isola di Rodi, provincia italiana all’epoca delle leggi razziali. A luglio 1944 i tedeschi invasero l’isola deportando con un inganno tutti gli ebrei di età superiore ai 15 anni. Giunto ad Auschwitz insieme al padre e alla sorella, Sami perse entrambi. Destinato alla camera a gas in più di un’occasione, riuscì sempre a salvarsi. Nel campo di sterminio Modiano strinse amicizia con un ragazzo poco più grande di lui, il romano Piero Terracina, scomparso nel 2019 e a cui rimase sempre profondamente legato.
Quando i sovietici liberarono il campo, dei 776 ebrei deportati di età inferiore ai 14 anni, Sami Modiano fu tra i soli 25 che sopravvissero. Il percorso di ritorno alla vita “normale” fu molto complesso, così come per tutti coloro che erano stati prigionieri nei campi di sterminio. Dai primi anno Zero, Modiano ha partecipato a molte iniziative per mantenere viva quella dolorosissima memoria.
La sindaca Tardani: “La memoria è un atto di responsabilità”
La sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, ha voluto riflettere sull’importanza del Giorno della Memoria per i giovani e sul loro coinvolgimento attivo in questa ricorrenza. “Questa giornata – ha detto – rappresenta un momento di riflessione collettiva sull’immane tragedia dell’Olocausto e l’occasione per rinnovare l’impegno di tutti nella difesa dei valori di libertà e uguaglianza e della dignità umana“.
“Ringraziamo Sami Modiano che, seppur distante fisicamente, ha voluto rivolgere un pensiero ai suoi concittadini orvietani e in particolare ai giovani nei quali non manca mai di riporre la propria fiducia affinché possano costruire un futuro dove non ci sia spazio per l’odio e l’indifferenza. È importante ascoltare, comprendere e tramandare le testimonianze di chi ha vissuto gli orrori del passato perché la memoria non deve essere solo un esercizio del ricordo, ma un atto di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri” ha concluso.
Il Comune di Orvieto istituisce un concorso riservato alle scuole sulla memoria della Shoah
Alda Coppola, assessora all’Istruzione del Comune di Orvieto, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione a fianco di ragazzi e ragazze, istituendo da quest’anno “un concorso riservato agli studenti delle scuole superiori che avrà come tema centrale la memoria della Shoah e che sarà ogni anno l’occasione per i nostri ragazzi e le nostre ragazze di riflettere, approfondire e dare voce alle loro emozioni e idee attraverso progetti creativi, artistici o letterari“.
Un’iniziativa che verrà presentata venerdì prossimo nella Sala consiliare del Comune. L’obiettivo è quello di “rendere vivo e attuale questo tema e rendere i nostri studenti protagonisti attivi nella conservazione della memoria e nella diffusione di valori come il rispetto, la tolleranza e l’inclusione“.