Il Perugia di Lamberto Zauli esce sconfitto dalla trasferta di Pontedera con un 2-1 che lascia poche scuse. Dopo la convincente vittoria casalinga contro il Campobasso, i biancorossi sembravano poter dare continuità ai risultati. Invece, ancora una volta, i soliti errori difensivi e la mancanza di cinismo sotto porta hanno fatto la differenza. La squadra umbra rimane bloccata a quota 22 punti, con la zona playout ormai distante appena tre lunghezze. Ora il Grifo si prepara a ospitare la Pianese, una sfida che non ammette passi falsi.
Pontedera-Perugia 2-1: l’analisi del match
La gara contro il Pontedera ha evidenziato problemi già noti. L’assenza di Angella è stata pesante, con una difesa giovane e inesperta che non è riuscita a contenere l’attacco avversario. Il rigore causato da Plaia, talento classe 2006 cresciuto nella Roma, ha permesso al Pontedera di portarsi in vantaggio grazie a Italeng. Il Perugia ha provato a reagire, ma l’occasione più nitida è stata sventata dal portiere toscano su un tentativo di Bacchin.
Nel secondo tempo Italeng ha punito ancora i biancorossi, sfruttando un errore di posizionamento della retroguardia umbra. Con un colpo al volo ha battuto Gemello per il 2-0. La risposta del Perugia è arrivata solo al 71’, con Montevago che ha accorciato le distanze su assist di Seghetti, al rientro dopo problemi muscolari. Il Grifo non è riuscito a completare la rimonta e, anzi, ha chiuso in inferiorità numerica per l’espulsione di Gemello, reo di un fallo da ultimo uomo su Italeng.
La sconfitta non è solo un risultato negativo, ma rappresenta un passo indietro in termini di continuità e prestazioni. Mister Zauli ha il compito di rimettere in carreggiata una squadra che troppo spesso si smarrisce nei momenti chiave.
Le parole di Zauli
Nel post-partita, il tecnico biancorosso non ha nascosto la delusione, sottolineando le difficoltà della squadra in trasferta: “Abbiamo sofferto la fisicità del Pontedera e perso troppi duelli. La prima mezz’ora è stata insufficiente, abbiamo sbagliato l’approccio fisico e mentale”. Zauli ha poi puntato il dito contro le lacune difensive, aggravate dall’assenza di Angella: “La sua esperienza è fondamentale per i giovani. Purtroppo, non possiamo rischiarlo senza allenamenti adeguati. Aspettiamo gli esami per capire i tempi di recupero”.
Zauli ha anche affrontato il tema dei campi della Lega Pro, spesso criticati: “Non è calcio. Questi terreni penalizzano squadre tecniche come la nostra. Dobbiamo adattarci, ma è difficile esprimere il nostro gioco”. Infine, sugli episodi arbitrali e l’espulsione di Gemello, il tecnico ha preferito mantenere un tono equilibrato: “L’arbitro può sbagliare, ma Gemello ha commesso un errore. Non dobbiamo cadere nelle provocazioni, perché così danneggiamo la squadra”.
Un 2024 travagliato: ora la Pianese
Il 2024 è stato un anno complesso per il Perugia, segnato dal cambio di proprietà e dall’avvicendamento in panchina. Dalla guida di Massimiliano Santopadre si è passati a Javier Faroni, mentre Alessandro Formisano ha lasciato il posto a Lamberto Zauli. Nonostante i cambiamenti, il Grifo fatica a trovare quella stabilità necessaria per risalire la classifica.
La prossima sfida contro la Pianese sarà un test fondamentale. All’andata i biancorossi riuscirono a strappare un pareggio per 3-3 in rimonta, ma ora la situazione è diversa. La Pianese, allenata dall’ex tecnico Formisano, è una squadra dinamica e ben organizzata, capace di mettere in difficoltà anche le formazioni più attrezzate. Per il Perugia sarà fondamentale ritrovare la concentrazione e migliorare in difesa, dove i troppi errori individuali continuano a pesare come macigni.
Zauli dovrà lavorare sull’approccio mentale della squadra, che spesso si disunisce dopo i primi episodi negativi. La sfida contro la Pianese potrebbe rappresentare un punto di svolta, ma servirà una prestazione impeccabile sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.