Il ministro della Cultura Alessandro Giuli presenzierà il XXXIX concerto di Natale nella Basilica di San Francesco in Assisi. A darne l’annuncio è stato il Sacro Convento da cui hanno sottolineato quanto la presenza del ministro sia di incoraggiamento “nel promuovere e diffondere questa iniziativa di pace”. La registrazione dell’evento si terrà domani, sabato 14 dicembre alle 11 per poi essere trasmessa il giorno di Natale alle 12.25 su Rai1 e in Eurovisione, dopo la benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco.

Fra Giulio Cesareo: “La cultura come mezzo per condividere la bellezza”

Fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento ha commentato con viva soddisfazione la presenza del ministro Giuli al concerto di Natale. Una presenza che evidenzia quanto la cultura sia sempre veicolo di pace e unità. “Siamo convinti che la cultura non sia qualcosa di elitario e senza dubbio non è un fattore di separazione o divisione” ha detto il religioso.

Piuttosto ogni evento e realtà culturali degni di questo nome sono un’esperienza autentica di connessioni, di legami, di interazione tra persone, istituzioni, religioni, valori – ha specificato Fra Cesareo -. Il concerto di Natale, in particolare per la nostra comunità francescana e per i partner che con noi condividono questa visione, questa avventura, è la comune convinzione e l’esperienza che la bellezza condivisa è un fattore di crescita culturale e promuove realmente la pace e la fraternità“.

Il ministro Giuli ad Assisi: il messaggio di pace dall’Umbria arriva in tutto il mondo

Realizzato in collaborazione con Rai Cultura e con il sostegno di Intesa San Paolo, il concerto di Natale ad Assisi porta con sé un potente messaggio di unione e fratellanza. Oltre a quelli europei l’evento è stato inserito nei palinsesti dei broadcaster nazionali di molti Paesi extraeuropei raggiungendo così spettatori di tutto il mondo. Tra questi paesi: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Domenicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Messico, Nicaragua, Perù, Uruguay, Venezuela, Stati Uniti, Giappone e anche altri Paesi dell’ Estremo Oriente. Tanti anche i soggetti che hanno collaborato con il Sacro Convento all’ideazione e alla realizzazione di questa edizione: Rai Umbria, Città di Assisi, Università degli Studi di Perugia e la Fondazione Brunello Cucinelli.

L’attuale contesto internazionale – queste le parole di Fra Giulio Cesareo – è per noi frati un appello alla condivisione e alla responsabilità. Insieme a diversi amici e partner abbiamo immaginato un’edizione del Concerto di Natale che fosse una testimonianza chiara che la pace è possibile, perché i popoli e le persone vogliono vivere in armonia e serenità. Gli artisti di questa edizione, appartenenti a diversi contesti di guerra, “gridano” con la sublime arte della musica che solo la pace è degna dell’umanità. Ed è compito di tutti noi e di tutti i popoli non rassegnarsi alla guerra ma esigere, pretendere, costruire la pace. San Francesco con la sua vita da mediatore tra famiglie, partiti e città in conflitto, mostra che tutto ciò è possibile e perciò è semplicemente doveroso“.

Gli artisti del concerto di Natale ad Assisi

Come sottolineato da Fra Cesareo, la line-up del concerto di Natale ad Assisi è composta da artisti provenienti dalle zone di guerra. Si esibiranno Amal Markus, cantante e attrice palestinese; Ekaterina Bakanova, cantante d’opera e oratorio di origini russe e ucraine; Franco Tangari dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai e il violinista israeliano Itamar Zorman. Ogni artista portando con sé un messaggio di pace e speranza attraverso la propria musica. Un veicolo universale in grado di superare ogni barriera per costruire un mondo di pace. Insieme a loro ci saranno anche il Coro Maghini di Torino con il maestro Claudio Chiavazza e l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai diretta dal maestro David Giménez.