Ritorniamo con un nuovo capitolo dedicato al Natale in Umbria, esplorando uno degli aspetti più affascinanti delle festività: la tradizione gastronomica che rende unica questa terra.

In questo viaggio tra i sapori che caratterizzano il periodo natalizio, ci soffermiamo su un elemento imprescindibile delle tavole umbre: gli antipasti natalizi. Piatti che, oltre a stuzzicare il palato, raccontano storie di famiglia e tradizioni secolari, custodendo l’autentica essenza culinaria di una regione che, da generazioni, celebra il Natale con prelibatezze uniche. Un patrimonio gastronomico che unisce territorio, cultura e passione, donando a ogni boccone un pezzetto di storia.

Pronti a scoprire i segreti di questi piatti irresistibili? Seguiteci in questo viaggio alla scoperta del Natale in Umbria.

Salumi e formaggi tipici della regione

Tra le pietanze imprescindibili del pranzo natalizio umbro, i prodotti delle rinomate norcinerie sono senza dubbio i protagonisti indiscussi. L’antipasto, che non può mancare sulle tavole di ogni famiglia, è un trionfo di sapori che racconta la tradizione gastronomica della regione. I salumi, affettati rigorosamente al coltello (o, per i meno esperti, con l’affettatrice), vengono accompagnati da una selezione di formaggi tipici, perfetti per esaltare la ricchezza della cucina umbra.

Il prosciutto crudo di Norcia, la mortadella, i numerosi insaccati, il Ciauscolo, il capocollo e il guanciale sono solo alcune delle prelibatezze che arricchiscono le tavole umbre durante le festività natalizie. Tra i prodotti più singolari, spiccano i mazzafegati, preparati con il fegato, e gli insaccati di cinghiale, che offrono un sapore deciso e inconfondibile. Non mancano, naturalmente, i formaggi tipici, tra cui i pecorini, disponibili in diverse stagionature, e il celebre Raviggiolo umbro, un formaggio dal gusto delicato e morbido che, pur non essendo particolarmente sapido, è senza dubbio uno dei più rappresentativi della tradizione casearia della regione.

La fojata

La “fojata” è una prelibatezza della cucina umbra, in particolare della Valnerina, che affonda le sue radici in tradizioni antiche. Questa torta salata, dal caratteristico aspetto arrotolato, nasce dall’uso di ingredienti semplici e genuini, facilmente reperibili: erbe selvatiche di campo, uova fresche e ricotta. La sua base, una pasta matta, avvolge un ripieno ricco di verdure a foglia, da cui probabilmente prende il nome “fojata”. Viene tradizionalmente servita tiepida o fredda, poiché tagliarla appena uscita dal forno potrebbe comprometterne la struttura, rischiando di rompere la sottile pasta che racchiude l’umido e saporito ripieno.

Questa specialità, sebbene associata alle festività natalizie, è un piatto che si consuma durante tutto l’anno. In particolare, a Sellano, paese che vanta la tradizione di questa deliziosa torta salata, la fojata è protagonista di una sagra che si tiene ogni agosto: la Sagra della Fojata e dell’Attorta, un evento che celebra non solo la cucina locale, ma anche il legame profondo con il territorio e le sue tradizioni.

La galantina di pollo

Tra le prelibatezze più amate e consumate in Umbria durante il Natale, spicca senza dubbio lei: la regina degli antipasti festivi, un piatto che conquista tanto gli adulti quanto i bambini. La galantina di pollo è un must del pranzo natalizio, apprezzata per la sua consistenza morbida e il sapore avvolgente della carne, che ne fanno una scelta perfetta per le occasioni speciali.

Pur essendo tradizionalmente preparata con pollo disossato, non è raro trovare varianti che utilizzano altre carni, come il cappone, a seconda delle tradizioni familiari. La carne viene farcita con un mix di carni miste, uova, aromi e spezie, per poi essere cotta lentamente nel brodo. Sebbene la preparazione non sia particolarmente complicata, la galantina richiede molta cura, dalla delicata fase di disossamento alla formatura del rotolo. Una volta cotta, la galantina deve essere lasciata raffreddare completamente, affinché, al momento del taglio, il suo ripieno rimanga compatto e ogni fetta possa rivelare tutto il suo sapore ricco e armonioso.