L’Anno Santo 2025 si preannuncia come un evento di grande rilevanza per la Chiesa cattolica, in particolare per la diocesi di Perugia-Città della Pieve. L’arcivescovo Ivan Maffeis ha annunciato le tredici chiese giubilari che, a partire dal 29 dicembre 2024, offriranno ai fedeli un’opportunità unica di ottenere l’indulgenza plenaria, simbolo di speranza e rinascita spirituale. Questo Giubileo, che si estenderà fino al 6 gennaio 2026, è il secondo sotto il pontificato di Papa Francesco e segna un momento di rinnovamento nella vita religiosa della comunità cattolica.

Anno Santo 2025: ecco le tredici chiese giubilari scelte dall’arcivescovo Ivan Maffeis

L’arcivescovo Maffeis ha scelto con attenzione i luoghi che, per la loro storicità, bellezza e spiritualità, saranno i protagonisti del pellegrinaggio di questo Anno Santo. Le chiese giubilari, infatti, non solo rappresentano dei punti di riferimento religiosi ma sono anche luoghi di culto dove i fedeli potranno vivere un’esperienza di rinnovamento interiore, attraverso la celebrazione di messe solenni e la possibilità di acquisire l’indulgenza giubilare.

Le tredici chiese giubilari in Umbria sono:

  1. Cattedrale di San Lorenzo in Perugia.
  2. Concattedrale dei Santi Protasio e Gervasio in Città della Pieve.
  3. Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Magione.
  4. Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Marsciano.
  5. Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena in Ponte Valleceppi.
  6. Chiesa parrocchiale di San Sisto in Perugia.
  7. Chiesa parrocchiale di Santa Lucia in Perugia.
  8. Santuario della Madonna dei Bagni in Casalina di Deruta.
  9. Santuario della Madonna delle Grondici in Tavernelle di Panicale.
  10. Santuario della Madonna di Lourdes in Montemelino.
  11. Santuario della Madonna della Misericordia in Ponte della Pietra in Perugia.
  12. Chiesa presso l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia in Perugia.
  13. Chiesa presso l’Opera don Guanella in Montebello di Perugia.

Il 29 dicembre 2024 la diocesi di Perugia-Città della Pieve darà il via alle celebrazioni, con momenti di preghiera e riflessione in diverse località. In particolare, a Perugia il ritrovo per tutti i fedeli sarà in Piazza Italia alle ore 10:30, per poi proseguire verso la Cattedrale di San Lorenzo, dove alle 11 si terrà una messa solenne. Anche a Città della Pieve, la cerimonia prenderà avvio alle 17.30 presso il Monastero di Santa Lucia, con la celebrazione della messa alle 18 nella Concattedrale. Un altro momento significativo si svolgerà nel pomeriggio alle 15, con una celebrazione speciale nel Carcere di Capanne, durante la quale una giovane donna riceverà il sacramento della Cresima.

Cos’è il Giubileo: una tradizione antica

Il Giubileo ha radici molto antiche, risalenti alla tradizione ebraica, dove ogni 50 anni veniva proclamato un anno di perdono, di restituzione delle terre ai legittimi proprietari e di liberazione degli schiavi. Questo rituale, che segnava un rinnovamento sociale ed economico, trovò una nuova dimensione nel cristianesimo, dove il Giubileo è divenuto un momento di purificazione e di salvezza spirituale.

Gesù stesso, nel Vangelo, si presenta come colui che porta a compimento l’antico Giubileo, predicando “l’anno di grazia del Signore” (Isaia 61, 1-2), un messaggio che risuona ancora oggi nei cuori dei fedeli di tutto il mondo. Ogni Giubileo, ordinario o straordinario, rappresenta un’opportunità per vivere il perdono e la misericordia divina in modo più profondo e personale.

Ivan Maffeis: l’uomo che guida l’Anno Santo in Umbria

L’arcivescovo Ivan Maffeis, chiamato a guidare l’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve nel luglio 2022, ha subito messo in evidenza la sua attenzione verso le questioni pastorali e la comunicazione. Con una lunga carriera che l’ha visto impegnato in vari ambiti della Chiesa, sia a livello diocesano sia nazionale, Maffeis ha scelto di dedicare l’Anno Santo 2025 alla speranza, un tema che appare quanto mai rilevante in un periodo segnato da incertezze globali e sfide sociali.

Con la sua Lettera pastorale, “Sentieri di speranza”, l’arcivescovo ha voluto stimolare i fedeli a intraprendere un cammino di fede rinnovato, riscoprendo la bellezza della Chiesa locale e il valore profondo del Giubileo, non solo come atto rituale, ma come vero e proprio percorso di crescita spirituale.